Sono Mario Esposito, studente del quinto anno dell’indirizzo scienze applicate. L’indirizzo ha l’obiettivo di fornire una solida preparazione culturale, con particolare attenzione all’ambito scientifico-tecnologico. Mira a sviluppare le competenze nelle discipline scientifiche come matematica, fisica, chimica, biologia e informatica, con un forte approccio sperimentale. Gli studenti acquisiscono un metodo di studio rigoroso e capacità di analisi e problem-solving, utili sia per proseguire gli studi universitari, soprattutto in ambito scientifico, tecnologico e medico, sia per affrontare le sfide del mondo del lavoro in settori innovativi. Da questi anni di studio ho potuto apprendere da situazioni pratiche come corsi di studio aggiuntivi, progetti formativi (PCTO) e uscite didattiche di cui alcune documentate su questo sito.
Nella nostra Scuola è venuto a trovarci Nicola Gratteri, uno dei più noti magistrati italiani impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata, in particolare contro la ’ndrangheta, una delle mafie più potenti e pericolose del mondo, radicata in Calabria, sua terra d’origine. Gratteri ha dedicato la sua vita alla giustizia, ha sempre vissuto sotto scorta, a causa delle numerose minacce ricevute per il suo impegno costante contro le organizzazioni mafiose. È noto per la sua determinazione, il linguaggio diretto e il suo impegno civile anche fuori dalle aule dei tribunali.
Oltre all’attività di magistrato, Gratteri è anche un saggista molto attivo con l’obiettivo di spiegare il fenomeno mafioso anche ai giovani. Uno dei libri di cui ci ha parlato a scuola è stato “Il grifone”, uno dei suoi titoli più recenti, una sorta di romanzo-verità che racconta la sfida dello Stato contro i clan.
Incontrare Nicola Gratteri a scuola è stata un’occasione preziosa. La sua presenza ci aiuta a capire cosa sia davvero la mafia, come si insinua nella società e perché combatterla non è solo compito della magistratura, ma anche una responsabilità civile e culturale. I suoi discorsi sono stati chiari, appassionati e pieni di esempi concreti, in modo da lasciare un segno profondo in noi studenti.
Durante il mio PCTO al Politecnico di Napoli dell’Università Federico II ho avuto l’opportunità di approfondire il mondo delle cellule staminali. È stata un’esperienza entusiasmante che mi ha fatto scoprire quanto la ricerca scientifica possa essere affascinante e fondamentale per il futuro della medicina.
Durante le ore di scienze con il nostro professore e i compagni ho potuto vedere come si realizza praticamente il sapone. Attraverso la combinazione di soda caustica e acqua distillata, che abbiamo lasciato a raffreddare, e con l’aggiunta di olio vediamo che riscaldando il composto e ponendo nelle forme avremmo avuto dopo un mese il sapone vero e proprio. Trovo che questa esperienza sia stata molto interessante e utile, perché mi ha permesso di vedere con i miei occhi come avviene una reazione chimica studiata in teoria. Realizzare il sapone partendo da semplici ingredienti mi ha fatto capire quanto la chimica sia presente nella vita quotidiana. È stato stimolante lavorare in gruppo e seguire tutte le fasi del processo: dal mescolare i componenti al versarli negli stampi. Questo tipo di attività rende lo studio più concreto e coinvolgente.
Ho partecipato al corso di preparazione ai test d’ingresso di Medicina, e in genere facoltà a numero chiuso, che è pensato per fornirci le conoscenze, le strategie e il metodo di studio necessari per affrontare con successo le prove di ammissione alle facoltà medico-sanitarie.
Durante il corso siamo stati guidati nello studio delle principali materie richieste dal test – biologia, chimica, fisica, matematica, logica e cultura generale – con lezioni teoriche chiare e mirate, esercitazioni pratiche e simulazioni d’esame. Un’attenzione particolare è rivolta alla comprensione della struttura del test, alla gestione del tempo e alle tecniche di risoluzione rapida dei quesiti a risposta multipla. I quiz erano a risposta multipla sia in ambito scientifico che di logica. Le domande derivavano da reali quiz somministrati nei precedenti anni a Medicina.
Il corso fornisce anche un supporto sul metodo di studio: abbiamo imparato ad organizzare il lavoro e a memorizzare in modo efficace. Grazie a tutor esperti e materiali aggiornati, il corso rappresenta un’esperienza formativa completa, utile non solo per superare il test, ma anche per avvicinarsi con consapevolezza al mondo universitario.
Ho partecipato a un corso di inglese nella mia scuola per prepararmi all’esame di certificazione di livello B2. Questo corso mi ha aiutato a raggiungere una padronanza intermedia-avanzata della lingua. L’esperienza di questo tipo di corso è strutturata in modo coinvolgente e progressivo, con lezioni che combinano teoria, pratica e interazione. Durante il corso, abbiamo lavorato per sviluppare competenze in quattro aree fondamentali:
- Comprensione scritta (reading): comprendere testi complessi, come articoli di giornale, saggi brevi o racconti, identificando idee principali, dettagli specifici e il tono dell’autore.
- Comprensione orale (listening): vengono proposte attività di ascolto su registrazioni autentiche, come conversazioni, interviste o notiziari, per allenare la comprensione globale e dettagliata.
- Produzione scritta (writing): imparare a scrivere testi coerenti e ben strutturati, come lettere formali, relazioni, saggi brevi e articoli, rispettando il registro linguistico richiesto.
- Produzione orale (speaking): si lavora su pronuncia, fluidità e capacità di interagire in conversazioni su vari argomenti, sostenendo opinioni e argomentazioni in modo chiaro e corretto.
L’esperienza complessiva del corso è spesso arricchita da attività di gruppo, giochi linguistici, simulazioni d’esame e uso di materiale autentico. Abbiamo non solo rivisto la grammatica ma anche il vocabolario necessario per il B2 imparando a comunicare in modo efficace e sicuro in contesti accademici, lavorativi e quotidiani.